mercoledì 2 marzo 2011

Molto spesso ci creiamo problemi anche dove non ce ne sono!

Iniziamo questa nuova avventura con il primo dei molti post che spero vi aiuteranno a migliorare nello sport e nella vita, raccontando un aneddoto, che esplica in modo chiaro la realtà come soggettiva.
Heinz von Foerster alla domanda di un giornalista su cosa fosse la realtà rispose con la seguente storia:
Un Mullah stava cavalcando nel deserto quando accanto ad un branco di cammelli incontra tre fratelli che si disperano. Si ferma e domanda cosa li affligge.
I tre fratelli rispondono raccontando che il loro padre, da poco scomparso, ha lasciato loro in eredità 17 cammelli da suddividersi nel seguente modo: il primogenito dovrà avere metà dei cammelli, il secondo genito 1/3 e l'ultimo 1/9. I fratelli non riescono a risolvere questo problema semplicemente perché i cammelli non possono essere tagliati in pezzi. Il Mullah decide di aiutarli nella sua immensa saggezza.
Scende dal cammello e lo unisce ai 17 dei tre fratelli, formando cosi un gruppo di 18 cammelli. Secondo le disposizioni date dal padre consegna al primo 9 cammelli (la metà) al secondo 6 cammelli (1/3) e all'ultimo 2 cammelli (1/9). 9 + 6 + 2 = 17 cammelli. A questo punto riprende il suo cammello e se ne va.

Con questo von Foerster definisce la realtà come un gioco di prestigio, in cui tutto può magicamente cambiare se l'osservatore si mette in una posizione esterna al sistema stesso (meta posizione). Ciò che prima sembrava impossibile può cambiare e diventare estremamente semplice, a patto di uscire dagli schemi mentali pre-impostati.
Concludo con un pensiero che è una constante nella mia vita "se puoi immaginarlo puoi anche farlo"

1 commento:

  1. sono perfettamente in accordo con il tuo pensiero.... i limiti esistono solo nella nostra mente!
    Leo del Viscio

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