Senza entrare nello
specifico ci sarebbero 2 tipologie di atleti, legati a 2 differenti profili di
gene “atleti da mattino e atleti da pomeriggio” ciascuno con una diversa “percezione”
dello sforzo, secondo il momento della giornata in cui l’allenamento viene compiuto.
Per esempio, gli
atleti sudafricani di endurance sarebbero prevalentemente “morning type” cioè
tipi da mattino. Cosa significa? Significa
che a parità di sforzo e di rendimento, la loro “percezione” della fatica è
molto inferiore nelle ore mattutine.
Ora andate a leggere esattamente cosa ho appena scritto,
tratto pari pari da cycling pro: la loro “percezione” della fatica. Esattamente
la fatica è “percezione”.
Premesso che potete provare ad allenarvi al mattino o il
pomeriggio e vedere come “percepite” la fatica, e se potete scegliere,
sceglierete il momento più opportuno, come si fa a scegliere l’orario delle
gare?
Sarebbe opportuno imparare un metodo per cambiare la “percezione”
della fatica? Certo si può fare.
Il Mental Coaching, la psicologia sportiva, è utile anche a
questo, poiché tutto ciò che ci circonda, è “percepito” in modo diverso da
ognuno di noi. Ciò che per te è un
problema per me potrebbe non esserlo, ecco il lavoro del mental Coach sportivo
quanto può essere utile.
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